Past Euphoria-Post Europa è un viaggio fotografico che attraversa in lungo e largo i Paesi dell’est Europa continentale.
Si tratta di un viaggio nel tempo che coglie i diversi passaggi di un percorso articolato e complesso, che accompagna la trasformazione politica e sociale di 14 Paesi, che puntano al traguardo: la ricerca e la definizione di un’identità comune, allargata all’Europa.
La Germania e la Serbia sono i Paesi più fotografati, nei quali si può cogliere in pieno il processo identitario nel continente Europeo: dall’iniziale euforia, alla marcia frammentaria con il doppio passo, quello occidentale e quello dell’est, fino alla fobia europea scatenatasi con la crisi. Le tappe fondamentali dell’allargamento, diventano un ottimo punto d’osservazione.
Nel 2004, quando in blocco entrano in Europa nove Paesi dell’est, Sgroi si trova in quell’aria geografica e riesce a fotografare, non solo l’euforia per l’ingresso, ma anche l’attesa bulgara, che entrerà in Europa due anni più tardi, nel 2007, insieme alla Romania e la speranza della Serbia, che ha poi avviato il negoziato di adesione.
Infatti sono coinvolti in questo processo identitario, non solo i Paesi già entrati in Europa, ma anche quelli che hanno ottenuto il riconoscimento dello Status di Paese candidato, come l’Albania, la cui attesa viene immortalata dallo scatto fotografico. Non solo, anche la crisi economica e le sue vicende, incidono in questo cammino. Nell’ultimo periodo, dal 2011 al 2016, Sgroi infatti coglie anche dagli occhi della crisi, vista da est, tutte le paure sul futuro dell’Europa.
Nel 2013 attraversa ben quattro Stati, che lasciano emergere questa ansia temporale: Ungheria, Slovacchia, Serbia e Croazia. Past Euphoria – Post Europa, riesce a trasmettere benissimo questa realtà in divenire.
Il viaggio diventa così una guida identitaria, che traspare dagli sguardi dei suoi abitanti e dai luoghi in continua trasformazione, in grado di rappresentare il presente, conservando la traccia vigile e austera del passato. Ma è anche una forte testimonianza del cambiamento e delle sue diverse spinte e manifestazioni.
Nel 2011 durante il soggiorno in Albania, Fabio Sgroi si ritrovò nel pieno di una manifestazione nella quale persero la vita tre manifestanti.
Mentre nel 2013, nella Repubblica Slovacca, a Bratislava, è riuscito a fotografare i resti di una stazione ferroviaria, trasformata in museo, immortalando la testimonianza di questo cambiamento, anche attraverso il mutamento di destinazione che hanno subito i luoghi.