Luca Trevisani ci guida nei luoghi di Glaucocamaleo, lungometraggio presentato al Festival Internazionale del Film di Roma (2013), e dell’omonima mostra al Museo Marino Marini di Firenze (2014). L’artista ci trasporta nel libero fluire del suo pensiero, ci narra incontri e scoperte, fatti e invenzioni, in un continuo gioco di rimandi tra scienza e arte. Attraverso undici racconti l’acqua è protagonista di questo originale diario di viaggio tra montagna e pianura. Pioggia o ghiaccio, grandine o soffice neve, è l’incessante passaggio di stato dell’acqua a mostrarci la vera natura delle cose, la loro eterna metamorfosi. Per Trevisani la natura altro non è che lo specchio in cui l’uomo vede la propria immagine e, riconoscendola, costruisce la propria storia. L’artista così riflette sull’origine dei luoghi, alla ricerca degli indizi di un futuro che cerca la sua forma.