La mostra, a cura di Giacomo Zaza, ruota attorno a un corpus di opere di grande e medio formato realizzate per l'occasione e affiancate da una serie di video girati tra il 2012 e il 2013. Quadri e video creano una narrazione visiva fatta di frammenti in cui immagini e parole si sovrappongono, in un continuo gioco di slittamenti semantici, traduzioni e tradimenti che riflettono il senso dell’epoca in cui viviamo.